X Close
This site does not directly profile users.
We use technical cookies (PHPSESSION and COOKIECHOICE) that cannot be disabled but that do not store any personal information.
We display a visitor map by http://www.clustrmaps.com/, that could user cookies outside our control, and some advertisement banners managed by external agencies
. From this screenyou can enable and disable the usage of these services (you can always get this screen from the link at the bottom of every page):
  Clustermaps: on    Advertisment: on    Statistics: on
Since we use google search to index our site, some more cookies may be set by google. Please consult their policy

[OK. I'm happy with all cookies]   [Use only selected cookies]   [No, no cookies please]

Le ricette di Pierre

CAPPELLETTI ALL'USO DI ROMAGNA

Preparate un impasto dosando opportunamente:

Parmigiano reggiano stravecchio grattugiato

Ricotta

``Pzezz" (formaggio morbido non maturo) o squaquerone (si puo' omettere)

tirate una sfoglia con farina ed uova e tagliatela a quadri di circa 4 centimetri di lato.

Distribuite con un cucchiano l'impasto sui quadri, chiudeteli a triangolo e date loro la forma di piccoli cappelli prendendo le punte e ``rivoltando" il cappelletto.

La ``morte" naturale per questi cappelleti è in un brodo di cappone e manzo, ma sono ottimi anche asciutti e conditi con ragù (non con la panna !!!).

I cappelletti in Romagna costituivano una minestra molto pregiata ed un tempo si preparavano solamente in occasione di particolari festività (prima fra tutte il Natale).

Attenzione a non confonderli con i tortellini di emiliana provenienza in cui la carne entra prepotentemente nella ricetta.

Provenienza: Giovanni Tambini (FidoNet) 25/12/1992

Torna al menu